Tre spunti di riflessione sul cambiamento

​Il cambiamento spaventa. Tutti, senza eccezioni. C’è chi è spaventato di più e chi meno. Chi vede ogni cambiamento come una tragedia. C’è poi chi comunque vuole il cambiamento o lo vede come una opportunità, una sfida. C’è chi invece non riesce a vedere che guai. Prendere una decisione, fare una scelta, significa rischiare l’ignoto e uscire dalla nostra zona di confidenza. Vediamo insieme tre spunti di riflessione sul cambiamento.

1 Il cambiamento è inevitabile

Tutto è in continua evoluzione: il lavoro, l’amore, la famiglia, la società, noi stessi. Niente è mai esattamente uguale ad un attimo prima. Il cambiamento è dunque un fenomeno naturale. Ricordarsi questo significa essere consapevoli del fatto che ciò che ci spaventa non è il cambiamento in sé ma l’essere colti di sorpresa o il timore di non avere gli strumenti adatti per affrontarlo. Proviamo a chiederci: “come possiamo assecondare il naturale modificarsi delle cose?”

2 È più facile vedere le difficoltà che non i benefici

Molto spesso, sopravvalutiamo le difficoltà che il cambiamento comporta perché la situazione attuale è la migliore che abbiamo trovato fino a questo momento e “spostarsi” significa modificare qualcosa di noi stessi. Di fronte al cambiamento dovremmo riuscire a chiederci: “cosa farei se non avessi paura?”

3 Siamo noi i maggiori ostacoli al cambiamento

Se non osiamo intraprendere qualcosa di nuovo è semplicemente perché non siamo consapevoli delle nostre risorse e della nostra capacità di adattamento. O non ci crediamo abbastanza.

Il cambiamento è sempre un’avventura. Non sappiamo esattamente cosa incontreremo né come lo affronteremo. Ma se siamo stati capaci di arrivare al punto in cui siamo, abbiamo tutti gli strumenti per procedere oltre. L’avventura può essere spaventosa, a volte anche pericolosa, ma il non far nulla di nuovo è veramente noioso.

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