Autostima e insicurezza

L’autostima, ovvero la valutazione che una persona dà di se stessa, è un continuum tra due poli estremi: quello positivo e quello negativo. Una persona con bassa autostima (autostima negativa) solitamente mostra scarsa fiducia nella propria persona e nelle proprie capacità, si sente insicura, e può manifestare paure legate soprattutto alla percezione della propria inadeguatezza e incapacità. Al contrario, una persona con una buona autostima (autostima positiva) sarà in grado di affrontare e fronteggiare le situazioni con maggiore padronanza e senso di efficacia.

Ovviamente l’autostima, in quanto fattore dinamico, si modifica nel tempo e subisce variazioni anche notevoli nel corso della vita, in base anche alla costruzione di sé nelle varie esperienze. Oltre a ciò è bene considerare che se la stima di sé bassa è di ostacolo nel fronteggiamento delle difficoltà, una autostima troppo elevata rispetto alle proprie capacità può portare a non “accorgersi” dei propri errori: in sostanza l’autostima dovrebbe essere “adeguata”, buona rispetto alle proprie caratteristiche e specificità.

Una buona autostima si manifesta nella capacità di percepirsi e di rapportarsi a se stessi in modo realistico, efficace, individuando punti forti e deboli, essere in grado di ammettere che c’è qualcosa che non va quando le circostanze lo richiedono. Infatti una buona autostima non è sinonimo di perfezione, ma al contrario è correlata alla buona conoscenza di se stessi e all’accettazione della possibilità di compiere errori. Di contro la bassa autostima nasce generalmente da una discrepanza tra il sé ideale (ciò che si vorrebbe essere) ed il sé percepito (costruzione di se stessi).

Sentire o mostrare un senso di inferiorità, percepirsi come inadeguati nei confronti degli altri oppure, al contrario, mostra orgoglio e comportamenti aggressivi e prepotenti; isolarsi, avere pochi amici e contatti sociali, temere l’incontro con le persone, far fatica ad accettare il contatto corporeo e non riuscire a  sostenere lo sguardo; essere dipendente dalle persone care oppure mostrarsi tanto autonomo da essere di fatto solo, temere di sbagliare, aver paura del giudizio degli altri: tutte queste descrizioni hanno un denominatore comune, la bassa autostima e le difficoltà personali e relazionali conseguenti.

​Avere incertezze, sentirsi insicuri e possedere una bassa autostima possono essere situazioni passeggere o piuttosto stabili, contingenti o generalizzate, superficiali o profonde. Un intervento clinico efficace si basa proprio sulla lettura dell’incertezza presentata dalla persona per inserire la situazione all’interno del contesto in cui si manifesta. È sulla base di questo primo momento conoscitivo che si può impostare un intervento di aiuto, il quale può assumere forme diverse.

Bassa autostima e insicurezza: l’aiuto professionale a Firenze

In caso di insicurezza e bassa autostima passeggere e/o contingenti (per esempio quelle riferibili all’andamento scolastico) l’intervento di aiuto cercherà di potenziare questi aspetti attraverso modalità educative o (ri-)abilitative.

Se l’insicurezza e la bassa autostima sono stabili e radicate nella persona tanto da essere generalizzate ad una pluralità di contesti, allora un sostegno psicologico può essere attuato allo scopo di scardinare gli elementi frenanti e promuovere l’empowerment personale.

Se la bassa autostima ha origini più profonde e fa parte integrante del modo che la persona ha trovato per vedere se stessa, allora un percorso di psicoterapia è certamente auspicabile al fine di promuovere una accettazione positiva di sé.

Gli Psicologi Psicoterapeuti, i Pedagogisti Clinici e gli Psicomotricisti Funzionali del Centro Studi Specialistici Kromos di Firenze, ognuno con modalità e obiettivi differenti propri di ciascuna specifica professione, lavorano quotidianamente su queste tematiche e sono  in grado di fornire risposte diverse alle diverse difficoltà legate alla bassa autostima e all’insicurezza.