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Ansia: sintomi, definizione, psicoterapia

L’ansia di per sé non è un fenomeno anormale, anzi costituisce una importante risorsa per un valore adattivo e funzionale. Generalmente viene definita come uno stato affettivo spiacevole, basato su un penoso sentimento di attesa di un evento che si ritiene pericoloso.

È lo stato d’animo che si forma in presenza di fatti e situazioni di pericolo o di minaccia non bene rappresentati e che nell’impossibilità di conoscerli correttamente inducono ad uno stato di allerta con il timore di non riuscire ad apprestare le difese necessarie per fronteggiarli. Quando l’uomo sperimenta l’ansia cerca di uscire dalla situazione di incertezza ed è stimolato a prendere maggiore coscienza del mondo che lo circonda e a conoscerlo meglio. L’ansia è quindi da considerarsi non solo uno stato di allerta, un’attivazione fisiologica emotiva e comportamentale atta a preservare l’individuo da tutto ciò che minaccia la sua sicurezza materiale e psicologica, ma anche una spinta all’esplorazione, alla ricerca e al lavoro. Essa è alla base della lotta dell’individuo per l’autorealizzazione e rappresenta la salvaguardia di tutta una serie di valori che egli si costruisce: libertà, prestigio, successo, rispetto, possesso ecc. L’ansia scompare quando viene meno la situazione di incertezza, in quanto l’attesa viene sostituita dall’azione, grazie all’investimento di una energia emotiva, affettiva e operativa. Di fronte ad una situazione percepita soggettivamente come pericolosa può essere quindi legittima e giustificata, oppure eccessiva, ingiustificata o sproporzionata e in tal caso si ha quello che nosograficamente viene definito un “Disturbo d’ansia”.

I sintomi dell’ansia ovvero quando si è “ansiosi”

La sintomatologia è molto variabile, ma sono comuni:

  • il sentirsi continuamente in apprensione
  • avvertire tremore e tensione muscolare associati a irrequietezza (cefalea muscolotensiva, tremore, incapacità a rilassarsi)
  • sudorazione
  • sensazione di testa vuota
  • palpitazioni
  • capogiri
  • malessere epigastrico

Si aggiungono spesso anche paure che il soggetto o un suo familiare possa bruscamente ammalarsi o avere un incidente insieme a una varietà di altre preoccupazioni o presagi.

Ansia: come affrontarla? La Psicoterapia con la persona ansiosa

All’interno di una relazione terapeutica, la persona che si sente ansiosa, accompagnata dallo psicoterapeuta, può ricercare e comprendere il significato di stati d’animo e comportamenti e acquisire consapevolezza della funzionalità della sintomatologia iniziando così un processo di cambiamento. L’obiettivo, infatti, non può essere soltanto quello di rimuovere il sintomo, ma di comprenderne la funzionalità all’interno del contesto relazionale in cui si manifesta in quanto il disagio e i comportamenti sintomatici devono essere considerati espressione di momenti in cui la persona non riesce più a interpretare e a dare un senso coerente a ciò che avviene dentro e fuori di lui. Questo tipo di approccio all’ansia, adottato dagli psicologi psicoterapeuti del Centro Studi Specialistici Kromos di Firenze, si è dimostrato il più efficace nel mantenere nel medio-lungo termine i cambiamenti personali raggiunti.

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