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Anoressia, Bulimia e altri disturbi alimentari

I problemi alimentari che la nosografia distingue come disturbi che riguardano l’aspetto mentale sono principalmente due: l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa. A questi si aggiungono il Disturbo da alimentazione incontrollata e l’obesità.

L’anoressia nervosa è caratterizzata da una restrizione dell’alimentazione dovuta ad un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme corporee che si esprime in una continua e ossessiva paura di ingrassare e nella ricerca della magrezza. Il DSM-V distingue due tipologie di anoressia nervosa, quali il sottotipo con restrizioni, il cui decremento ponderale è dovuto a restrizioni alimentari e il sottotipo con abbuffate/condotte di eliminazione.

La bulimia nervosa è invece caratterizzata da un consumo rapido di enormi quantità di cibo e da comportamenti compensatori estremi, quali vomito, digiuno o attività fisica. Come per le persone con anoressia nervosa, la propria autostima dipende fortemente dal mantenimento del peso corporeo. Il soggetto si considera “grasso” anche quando il peso è relativamente normale (Thompson, 1990).

Le crisi bulimiche avvengono quasi sempre in solitudine, poiché si prova vergogna per le proprie abitudini alimentari, e possono essere indotte da stress, preoccupazioni relative all’aumento ponderale, isolamento ecc. Durante queste crisi la persona ha la sensazione di perdere il controllo della quantità di cibo ingerita: in un’abbuffata (periodo inferiore a due ore) di norma si ingeriscono da 2000 a 4000 calorie, spesso di più di quanto un individuo normalmente assume in un’intera giornata. Alla fine dell’abbuffata emergono sensazioni di disgusto e disagio, accompagnate dalla paura di incrementare il proprio peso e può subentrare perciò la condotta di eliminazione: vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici, digiuno ed eccessiva attività fisica (Garner, 1988).

Il DSM-V distingue due sottotipi di bulimia, quello con condotte di eliminazione e senza condotte di eliminazione: in quest’ultimo caso i soggetti tendono ad avere un maggiore peso corporeo rispetto a quelli del primo tipo e hanno crisi bulimiche meno frequenti.

Il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) è un disturbo del comportamento alimentare che si presenta con episodi di abbuffate tipo quelle descritte per la bulimia nervosa, senza però i comportamenti compensatori. Spesso accade che, a causa del difficile riconoscimento e gestione delle proprie emozioni, la persona avverta un irrefrenabile desiderio di abbuffarsi, nel tentativo di compensare con il cibo una forte sofferenza. Di solito si tratta di persone isolate, con scarsa considerazione e stima di sé, con sensi di colpa e la sensazione di essere deludente. L’insoddisfazione e l’abbassamento del tono dell’umore sembra potersi risolvere solo con il cibo, ma l’aumento ponderale rende ancora più difficile l’integrazione sociale e il disagio.

L’obesità, invece, è una malattia cronica caratterizzata da eccesso di grasso distribuito in parti diverse del corpo. Una persona può essere considerata obesa quando il tessuto adiposo è in eccesso e diviene causa di malattie, oppure quando il sovrappeso aumenta la possibilità dell’insorgere di malattie o ne aggrava la situazione. Solitamente la persona viene definita obesa quando il peso del corpo supera del 20% il peso “ideale”.

L’intervento psicoterapeutico con persone con disturbi alimentari psicogeni

Nel Centro Studi Specialistici Kromos vengono effettuati interventi di aiuto di tipo ambulatoriale. Si tratta di percorsi di psicoterapia individuale indirizzati a facilitare nel cliente il riconoscimento dei propri stati interni, a cominciare da quelli relativi alle sensazioni viscerali propriocettive e cinestesiche (caldo, freddo, stanchezza sazietà, fame, pieno, vuoto ecc.) per passare poi a sensazioni più intime e complesse; facilitare la lettura dei propri stati mentali, desideri, credenze, sentendoli da dentro, anziché chiedendo a qualcuno di nominarglieli da fuori; incoraggiare il sentire e l’esprimere le emozioni senza preoccuparsi dei giudizi altrui; permettere di esercitare le proprie scelte in modo autonomo ecc. L’approccio degli psicologi psicoterapeuti del Centro Studi Specialistici Kromos non è orientato al controllo del peso e del comportamento alimentare, quanto la modifica degli aspetti nucleari del sé e della identità personale. Proprio per questo per le persone che non necessitano di un intervento d’urgenza sul peso si attuano interventi che mirano a ristabilire un equilibrio e a modificare gli elementi strutturali rispetto a come la persona vede se stessa e il mondo.

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