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Balbuzie: Sintomi e intervento

L’OMS classifica la balbuzie come “Disturbo specifico dello sviluppo” e la definisce “un disordine nel ritmo della parola nel quale il paziente sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni o prolungamenti del suono”. La balbuzie si manifesta in forme definite dagli studiosi in modi diversi, a seconda che si presenti con una convulsa ripetizione delle sillabe, con un’incontrollata ripetizione e blocco, con un’esplosione precipitosa, con inerzia e parziale assenza nel momento di iniziare il discorso. La balbuzie è un disturbo del linguaggio che in base alla forma degli arresti, dei ritardi e delle ripetizioni delle parole può essere definita “tonica”, “clonica” o “mista”, “paralalica” e “palilalica”.

La balbuzie tonica, si presenta con un inceppo dell’atto elocutorio specie nella pronuncia dei fonemi esplosivi (ad esempio “b/p/t”: “…bbbicchiere”, “… pppane”, “…ttttorta”), dovuto a spasmo della muscolatura fonatoria. Tale disordine può essere accompagnato da movimenti parassiti dell’orbicolare dell’occhio, con effetti di ammiccamento o spasmi in gran parte della muscolatura facciale e toracica e con arresto o irregolarità della frequenza respiratoria. La balbuzie clonica si presenta invece come una ripetizione di fonemi o sillabe (ad esempio: “ta-ta-tavolo”, “papa-pane”). Raramente queste due forme, tonica e clonica, si manifestano ben distinte e allo stato puro; il più delle volte ci si trova davanti alla loro combinazione, cioè alla forma mista, oppure la balbuzie può essere associata a tachilalia (ripetizione clonica di uno o più fonemi).

Alla balbuzie tonica e clonica si possono aggiungere la balbuzie paralalica e palilalica. La prima si manifesta con rumori gutturali come per schiarirsi la voce, con ripetizioni di “già”, “è vero”, “sì”, “cioè” e con altri suoni, rumori e fenomeni di carattere paralinguistico, emessi sia prima della frase o durante l’eloquio, come ad esempio: “ehm”, “beh” ecc.; la seconda consiste in una ripetizione non concitata di sillabe o di intere parole, per lo più all’inizio della fase elocutoria.Una ulteriore distinzione viene fatta tenendo conto della localizzazione anatomica degli spasmi, si parla infatti di forma “labiocoreica” quando si è in presenza di contrazioni muscolari molto fini a livello delle labbra e della lingua con conseguente difficoltà nella pronuncia di “p”, “b”, “t”, “d” e di forma “gutturo-tetanica” quando sono presenti spasmi nei muscoli faringei e difficoltà nella pronuncia di “g”, “c”, “k” (Pesci et al., 2007).

Le teorie etiopatogenetiche in merito alla balbuzie sono molte e raggruppabili in organiciste, psicogenetiche e foniatriche: i fattori incidenti si riconoscono nell’ereditarietà e in microlesioni encefaliche che possono dar luogo a sintomi di rigidità o alla comparsa di movimenti involontari o comunque disturbi della funzione motoria, a disritmie elettroencefalografiche, alterazioni vestibolari, del sistema neurovegetativo o del meccanismo respiratorio, lateralizzazione incerta e mancinismo contrariato, immaturità dei sistemi di moto, ritardo dell’evoluzione del linguaggio, alterazione del feedback uditivo-parola, stress emotivo traumatico, shock violenti, inoltre possono essere implicabili a problemi relazionali, alla scarsa disponibilità e ad azioni giudicanti da parte dell’entourage familiare.

Sono in molti per questo motivo a vivere sulla propria pelle, oggi come in passato, il peso dell’esclusione sociale, della derisione da parte degli altri o, peggio, di una indifferenza che fa sentire soli in silenzio con il proprio disagio, portando a sviluppare sentimenti di autosvalutazione, difficoltà relazionali e problemi psicoemozionali conseguenti.

L’intervento clinico per persone con Balbuzie a Firenze

Riuscire a parlare fluidamente si può. Nel Centro Studi Specialistici Kromos di Firenze a partire da una esplorazione diagnostica e/o una verifica delle PAD Potenzialità Abilità e Disponibilità accurata e approfondita, nella quale gli specialisti ascoltano e leggono tutti gli aspetti dello stato di sofferenza della persona con balbuzie, considerando il linguaggio non già come il suono di un solo strumento, bensì come mezzo di comunicazione complesso, sarà possibile attuare un progetto di intervento individuale e  personalizzato che permetta di ottenere una buona espressione verbale e una migliore qualità della vita. L’approccio dei professionisti del centro Kromos si avvale di efficienti metodologie psicologiche e pedagogico cliniche, capaci di tenere in alta considerazione sia l’aspetto articolatorio-elocutorio sia la solidità e la sicurezza personale.

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